Oggi sono ancora a casa. È bello viversi la proprio casa, stare con la mia piccolina, godersi le proprie cose.
Sto risistemando un po' di cose, faccio un po' di pulizie, metto in ordine, ci voleva proprio.
Ho anche contattato una nuova azienda, probabilmente lavorerò per loro a partire da febbraio. Onestamente pagano proprio una miseria, specie per un padre di famiglia, ma alla fine come tappa buchi credo mi accontenterò per il prossimo semestre. Ho proposto una leggera maggiorazione della loro proposta, se accettano firmo e si parte.
Ambiente giovane e fresco... si, insomma, un po' di aria nuova.
Ho steso un nuovo fax per il mio (ex) capo, continua a cercarmi perché ora è con l'acqua alla gola e non sa come salvarsi. Ci ho parlato due giorni fa ma lui non vuole venire in contro alle esigenze del team e sistemare le cose: pagare in orario pare sia in qualche modo inaccettabile.
Se firmerà il nuovo fax - si, è vero, credo nei miracoli – tornerò in ufficio e ce la metterò tutta per salvare il culo all'azienda. Altrimenti starò qui a ripassarmi le mie cose e lavorare ai miei libri.
Naturalmente questa riproposta nel precedente posto di lavoro non è fatta per il piacere di fare. Ci sono in ballo i soldi, la mia autostima, l'idea di farcela dove altri hanno fallito, il rinforzare i contatti con i clienti al fine di sfruttarli per i miei personali fini, un giorno se le cose andassero bene come sto pianificando.
Insomma tante cose. E poi anche il lavorare con i colleghi di cui alcuni apprezzo molto.
Recentemente ho anche scoperto che uno di loro ha scoperto il mio blog – la cosa mi crea un certo imbarazzo ma ne sono felice.
Lo saluto e spero che anche per lui le cose vadano per il meglio. Se stai leggendo, quindi, ciao bello!
Sto stendendo un documento su un nuovo prodotto che vorrei realizzare, ho alcune idee interessanti e continuando a scrivere il libro sulla mia attuale esperienza lavorativa mi rendo conto di moltissimi dettagli importanti.
Con il mio libro sono a quota 11 pagine piene piene. Diversi appunti attendo di riempire le alte.
Ah, si, sto usando le mappe mentali per rappresentare l'andamento della giornata e quello che debbo fare. Sono davvero fantastiche.
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