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La stampa è morta...

Ieri era l'ultima giornata di apertura della mia storica fumetteria. Ci sono capitato per caso, ero in centro con la famiglia e volevo giusto vedere se c'era un nuovo Savage Dragon o qualcos'altro nel mio abbonamento per passare gli ultimi giorni delle ferie invernali.
E invece ad accogliermi la brutta notizia.

Un po' come il supermercato vicino a casa, anche questa ha chiuso e un po' come il supermercato, la vita mi ha privato di un altro tassello, di un altro di quei posti che credi esisteranno per sempre e invece non è così. É un po' come il non voler crescere, speri rimangano per sempre.

Crisi, pochi soldi, scarsa capacità di vendità, chissà dove sta la colpa il risultato comuque è lo stesso - la privazione.
E ero lì che giravo tra un «eh, l'ultimo giorno» e quest'atmosfera di tristezza e, per me, solitudine. Sguardi bassi e avrei voluto comprare tutto, aiutare in qualche modo ma cosa posso fare. Nulla.
Alla fine ho preso 2 walking dead che seguo e una cosa a caso che mi sembrava carina, 14 euro sopra, non sapevo scegliere girandomi su me stesso tra i 4 corridoi del posto, con un groppo in gola.

Addio Metropolis, ex FumettoMania in cui ho speso un patrimonio ma da cui ho ricevuto in cambio sogni di carta che mi hanno tenuto sveglio per tantissime notti e mi hanno aiutato a capire cosa mi piaceva davvero.
Addio davvero, non sai proprio quanto mi mancherai.

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