Oggi al lavoro mi hanno detto che dovrò a breve incominciare a dedicare del tempo nel apprendere nuove tecnologie per sviluppare app, in primis per giochi. Prenderò in mano Unity3D e probabilmente Corona.
Il mondo degli indie che sta crescendo mi ha fatto pensare che potessi rimettermi a scrivere e sviluppare giochi nel tempo libero, ma non pensavo che avrei potuto farlo anche in ufficio. Ovvio che non sarà mai come farlo a casa e tutto probabilmente girerà come al solito puntando al massimo profitto piuttosto che alla massima qualità, però sono davvero contento. É l'occasione che non speravo più di avere e su cui potrei davvero fare la differenza.
Mi sento di ringraziare il mercato creato dalla apple, che sta facendo spingere le aziende e il mondo web verso questo mondo, nel bene e nel male.
Oggi ho rivisto anche un mio caro amico. É da una vita che dovevo, sia per il piacere sia perché mi voleva mostrare i suoi progressi con il suo engine 3D.
Abbiamo riso di SouthPark, discusso del vecchio metal e dei dream theater e ricordato il mitico Resident Evil 4.
Poi mi ha mostrato una demo di un giochino con il suo engine 3D, che tutto è tranne che "giochino".
Mi ha sorpreso e colpito. Personalmente devo dire che è una figata.
Tempo fa si era pensato di metter su una software house, noi 2.
I tempi non erano maturi, però ho contattato un sacco di gente.
Abbiamo fatto il giro di molti publisher italiani con delle demo ed è stato molto istruttivo. In particolare sul fatto che non si rischia, c'è molta ignoranza e tutti non ti badano se non hai praticamente un gioco finito - non sto giudicando o colpevolizzando, è semplicemente la realtà che ho visto e con cui mi sono tristemente confrontato.
Con un nostro gioco sugli scafali ho anche contattato diversi editori italiani di fumetti, chiedendo di poter lavorare sui loro personaggi.
Ho ricevuto una lettera con un gentile "non è possibile per i diritti del personaggio posseduti da bla bla" dalla Bonelli per Dylan Dog, parlato più volte con uno degli autori di John Doe e il suo editore, e poi ho sentito anche l'autore Ade Capone che è stato MOLTO gentile e interessato, e qualche altro autore.
Con John Doe ci stavamo muovendo piano piano, ma è poi morto tutto per nostra innesperienza e, diciamolo pure, paura di fare il passo più lungo della gamba.
Non ci siamo fatti più sentire, e di questo un po' mi vergogno, ma è tutta esperienza alla fine.
E poi, senza fondi e con troppe paure, abbiamo fatto bene a mollare, almeno con il senno di poi.
Sono passati anni, ma alla fine siamo gli stessi con gli stessi sogni - vivere facendo videogiochi.
Le occasioni a volte si ripresentano e addirittura in pacco doppio.
Il mondo degli indie che sta crescendo mi ha fatto pensare che potessi rimettermi a scrivere e sviluppare giochi nel tempo libero, ma non pensavo che avrei potuto farlo anche in ufficio. Ovvio che non sarà mai come farlo a casa e tutto probabilmente girerà come al solito puntando al massimo profitto piuttosto che alla massima qualità, però sono davvero contento. É l'occasione che non speravo più di avere e su cui potrei davvero fare la differenza.
Mi sento di ringraziare il mercato creato dalla apple, che sta facendo spingere le aziende e il mondo web verso questo mondo, nel bene e nel male.
Oggi ho rivisto anche un mio caro amico. É da una vita che dovevo, sia per il piacere sia perché mi voleva mostrare i suoi progressi con il suo engine 3D.
Abbiamo riso di SouthPark, discusso del vecchio metal e dei dream theater e ricordato il mitico Resident Evil 4.
Poi mi ha mostrato una demo di un giochino con il suo engine 3D, che tutto è tranne che "giochino".
Mi ha sorpreso e colpito. Personalmente devo dire che è una figata.
Tempo fa si era pensato di metter su una software house, noi 2.
I tempi non erano maturi, però ho contattato un sacco di gente.
Abbiamo fatto il giro di molti publisher italiani con delle demo ed è stato molto istruttivo. In particolare sul fatto che non si rischia, c'è molta ignoranza e tutti non ti badano se non hai praticamente un gioco finito - non sto giudicando o colpevolizzando, è semplicemente la realtà che ho visto e con cui mi sono tristemente confrontato.
Con un nostro gioco sugli scafali ho anche contattato diversi editori italiani di fumetti, chiedendo di poter lavorare sui loro personaggi.
Ho ricevuto una lettera con un gentile "non è possibile per i diritti del personaggio posseduti da bla bla" dalla Bonelli per Dylan Dog, parlato più volte con uno degli autori di John Doe e il suo editore, e poi ho sentito anche l'autore Ade Capone che è stato MOLTO gentile e interessato, e qualche altro autore.
Con John Doe ci stavamo muovendo piano piano, ma è poi morto tutto per nostra innesperienza e, diciamolo pure, paura di fare il passo più lungo della gamba.
Non ci siamo fatti più sentire, e di questo un po' mi vergogno, ma è tutta esperienza alla fine.
E poi, senza fondi e con troppe paure, abbiamo fatto bene a mollare, almeno con il senno di poi.
Sono passati anni, ma alla fine siamo gli stessi con gli stessi sogni - vivere facendo videogiochi.
Le occasioni a volte si ripresentano e addirittura in pacco doppio.
Commenti