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La bella solitudine

Sta sera sono solo.
La mia lei è a letto, ammalata, e quindi la piccola le fa compagnia.
Io son qui, davanti allo schermo, che conto il tempo progettando la tombola della festa d'estate per l'asilo..
...Ovviamente in ritardo. Cmq il carico di lavoro non mi sembra così impegantivo e ho circa 3 settimane.
Quindi la serata si articolerà di progettazione, lettura, firma contratto scolastico (che, in completo stile italiano, mi è arrivato settimana scorsa anche se ho già finito la collaborazione) e poi, credo, nanne.

Domani si torna a scuola per un altro esame. In realtà una "scusa" per riprendermi il libro imprestato al professore, fare due piacevoli chiacchere (e sperare di offrirgli il caffè che puntualmente paga lui) e rivedere i ragazzi.
Intanto Sogno , anzi progetto, come imbrattare la mia casa e, chissà, darci un tono più stimoloso (volevo scrivere design ma non ci sta) o forse creativo, da espressione in qualche modo del pensiero kaizen.
E poi ci sono i metri di taverna da ricorpire con il sughero per poterci fare il muro delle idee.

Recentemente ho anche terminato questo romanzo di David Wellington, Zombi Island, che è stata una discreta lettura.
Capitoli veloci, personaggi un pò piatti, una discreta atmosfera ma, ancora una volta, la questione della mente collettiva.. Uhm, questo tema proprio non mi va giù.
L'ho comprato solo per il titolo anche se quello originale, Monster island, direi fosse più azzeccato, a parer mio. Forse con quello non l'avrei mia acquistato, ma sta di certo che perde un pò del suo significato che credo l'autore abbia voluto comunicare.

Cmq anche questa settimana ho fatto un sogno di ambientazione post-zombi, con morti viventi a caccia di vivi, rigorosamente lenti, e situazioni senza via di fuga.
Sarebbero incubi ma, in qualche modo, adoro farli e non temo l'orripilante ambientazione, oltre che non svegliarmi terrorizzato.

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